venerdì 7 gennaio 2011

Mutui, il trend attuale di tassi fissi e variabili

 

A caratterizzare l'apertura di 2011 nel mercato dei mutui, come abbiamo visto nei giorni scorsi, è stata sicuramente la discesa dell'indice Euribor, il cui valore influisce sui tassi variabili applicati dalle banche in Europa: l'indice finanziario, per quel che riguarda la categoria a 3 mesi, si è riportato sotto il punto percentuale, assestandosi alle 0,99%.

Il tasso variabile in discesa

I tassi variabili scendono, quindi. E conviene ancora sceglierlo come soluzione per il proprio mutuo, se si cerca convenienza almeno nei primi anni di rimborso, ma con la consapevolezza che il tempo dell'Euribor ai minimi storici non durerà per sempre.

Già, perchè nonostante la diminuzione sino allo 0,99% abbia sorpreso i consumatori, dovuta alla grande liquidità presente sui mercati, gli esperti del settore non si sono lasciati trovare impreparati, e hanno subito confermato le previsioni: i valori attuali saranno seguiti da una risalita che, seppur in maniera molto lieve, si arresterà solo nel 2015, quando l'Euribor dovrebbe raggiungere quota 3% (valore medio di un normale mercato).

Un esempio attuale: Richiedendo un finanziamento di 100mila euro, a gennaio per un mutuo decennale a tasso variabile si ottiene un tasso del 2,03% rispetto al 2,07% di due settimane prima con la rata mensile che è passata da 923 a 921.

Stessi tassi per i mutui a 15 e 20 anni, mentre quello a 25 anni passa dallo 2,06% al 2,02% quello per i finanziamenti e scende dal 2,17% al 2,13% infine il trentennale.

E i tassi fissi?

In questo caso, il trend è inverso: si registra una crescita per mutui di 15 e 20 anni da 4,33% a 4,35% mentre per i venticinquennali si passa da 4,3% a 4.45%, e la rata aumenta di otto euro. Crescono dello 0,1% anche i mutui a durata trentennale, che salgono a 4,55% con la rata che aumenta di sette euro.

Una sola è la soluzione che, al momento, ha registrato cali: è il mutuo a tasso fisso di durata decennale, che scende dal 4,12% al 3,9%. Per l'acquisto di un abitazione da 200 mila euro e chiedendo un mutuo da 100mila euro, spiegando tutto con un esempio, ci sarebbe da registrare quindi la diminuzione della rata da 1018 a 1008 euro.

da www.ciakprestitiemutui.com

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