Antonio Ciancimino del blog Investire Informati ci fornisce delle buone
dritte sui Mutui Casa.
L' Euribor, il tasso interbancario utilizzato come base di calcolo dei mutui
a tasso variabile, sembra decisamente aver esaurito la discesa e ha ripreso
a salire. Al contrario l'Eurirs, il tasso di riferimento dei mutui a tasso
fisso, si è ridotto.
L'Euribor, il tasso interbancario utilizzato come base di calcolo dei mutui
a tasso variabile, sembra decisamente aver esaurito la discesa e ha ripreso
a salire. Al contrario l'Eurirs, il tasso di riferimento dei mutui a tasso
fisso, si è ridotto. Come si evince dalla tabella Euribor, notiamo che, per
esempio, il tasso a tre mesi è passato dallo 0,70% del 4 gennaio scorso allo
0,91% del 6 agosto (minimo 0,63% del 31 marzo), e così anche i tassi a uno e
sei mesi. La tabella Eurirs indica invece una diminuzione generalizzata dei
tassi (per esempio il tasso per venti anni è passato dal 4,05% del 4 gennaio
al 3,35% del 6 agosto).
Cosa significa? Che molto probabilmente stiamo assistendo ad una inversione
di tendenza dei tassi, col risultato che da qui ad uno o due anni i mutui a
tasso fisso potrebbero essere più convenienti di quelli a tasso variabile.
Già oggi si trovano sul mercato mutui a tasso fisso intorno al 4,5% (incluso
lo spread). Per chi ha un mutuo a tasso variabile le conseguenze per adesso
sono limitate, le rate hanno subito rialzi minimi, ma l'aumento sembra
destinato a diventare col tempo più consistente.
E', paradossalmente, un segnale positivo, perchè tassi troppo bassi sono
sintomo di crisi economica e di disoccupazione in aumento. Sembra che lo
scenario macroeconomico mondiale sia migliorato, si vedono segnali di
ripresa sostenuta da un leggero aumento dell'inflazione. Se continua così, i
tassi di interesse gradatamente proseguiranno nel rialzo e non è escluso un
aumento, seppur minimo, dei tassi ufficiali entro fine anno. Sono segnali
senz'altro positivi, ma tutto dipenderà da fattori come la disoccupazione e
il debito pubblico dei singoli Paesi, indispensabili per la crescita
economica, sempre che non si ripetano altre crisi come quella della Grecia.
Per quanto riguarda i mutui, da precisare che il termometro della tendenza
viene dalle surroghe. Con i tassi in discesa, il 25-30% degli italiani ha
cercato di migliorare le condizioni del proprio mutuo passando dal fisso al
variabile o al variabile con cap, cioè con tasso massimo prefissato. Ma si
assiste anche ad un ritorno d'interesse verso il tasso fisso. Questo perchè
si cominciano a trovare mutui al 4,5%, comunque sotto il 5%, spread
compreso.
Cosa fare? Occorre vagliare bene le varie proposte e concordare con la
propria banca termini e condizioni. Però possiamo affermare che
tendenzialmente potrebbe essere il momento di considerare conveniente
stipulare mutui con cap e quelli a tasso fisso. Conveniente può essere anche
la surroga da parte di chi sta pagando un mutuo, per esempio, del 6% a tasso
fisso, appunto con un mutuo con cap o con un tasso fisso al di sotto del 5%.
Con questi tipi di mutuo il cliente può stare veramente tranquillo.
www.investireinformati.com
Mutui liquidità, cordoni sempre più stretti
12 anni fa
Ogni singolo caso è una storia diversa. Il mio consiglio è quello di simulare un preventivo di mutuo e confrontare le offerte delle diverse banche. Spesso si trovano risparmi sorprendenti sulla rata mensile
RispondiEliminahttp://ilmutuo.myblog.it/archive/2009/02/28/calcola-mutuo.html