mercoledì 25 agosto 2010

Mutui casa: il tasso Euribor riprende a salire, il tasso Eurirs scende. Cosa fare?

Antonio Ciancimino del blog Investire Informati ci fornisce delle buone
dritte sui Mutui Casa.
L' Euribor, il tasso interbancario utilizzato come base di calcolo dei mutui
a tasso variabile, sembra decisamente aver esaurito la discesa e ha ripreso
a salire. Al contrario l'Eurirs, il tasso di riferimento dei mutui a tasso
fisso, si è ridotto.
L'Euribor, il tasso interbancario utilizzato come base di calcolo dei mutui
a tasso variabile, sembra decisamente aver esaurito la discesa e ha ripreso
a salire. Al contrario l'Eurirs, il tasso di riferimento dei mutui a tasso
fisso, si è ridotto. Come si evince dalla tabella Euribor, notiamo che, per
esempio, il tasso a tre mesi è passato dallo 0,70% del 4 gennaio scorso allo
0,91% del 6 agosto (minimo 0,63% del 31 marzo), e così anche i tassi a uno e
sei mesi. La tabella Eurirs indica invece una diminuzione generalizzata dei
tassi (per esempio il tasso per venti anni è passato dal 4,05% del 4 gennaio
al 3,35% del 6 agosto).
Cosa significa? Che molto probabilmente stiamo assistendo ad una inversione
di tendenza dei tassi, col risultato che da qui ad uno o due anni i mutui a
tasso fisso potrebbero essere più convenienti di quelli a tasso variabile.
Già oggi si trovano sul mercato mutui a tasso fisso intorno al 4,5% (incluso
lo spread). Per chi ha un mutuo a tasso variabile le conseguenze per adesso
sono limitate, le rate hanno subito rialzi minimi, ma l'aumento sembra
destinato a diventare col tempo più consistente.
E', paradossalmente, un segnale positivo, perchè tassi troppo bassi sono
sintomo di crisi economica e di disoccupazione in aumento. Sembra che lo
scenario macroeconomico mondiale sia migliorato, si vedono segnali di
ripresa sostenuta da un leggero aumento dell'inflazione. Se continua così, i
tassi di interesse gradatamente proseguiranno nel rialzo e non è escluso un
aumento, seppur minimo, dei tassi ufficiali entro fine anno. Sono segnali
senz'altro positivi, ma tutto dipenderà da fattori come la disoccupazione e
il debito pubblico dei singoli Paesi, indispensabili per la crescita
economica, sempre che non si ripetano altre crisi come quella della Grecia.
Per quanto riguarda i mutui, da precisare che il termometro della tendenza
viene dalle surroghe. Con i tassi in discesa, il 25-30% degli italiani ha
cercato di migliorare le condizioni del proprio mutuo passando dal fisso al
variabile o al variabile con cap, cioè con tasso massimo prefissato. Ma si
assiste anche ad un ritorno d'interesse verso il tasso fisso. Questo perchè
si cominciano a trovare mutui al 4,5%, comunque sotto il 5%, spread
compreso.
Cosa fare? Occorre vagliare bene le varie proposte e concordare con la
propria banca termini e condizioni. Però possiamo affermare che
tendenzialmente potrebbe essere il momento di considerare conveniente
stipulare mutui con cap e quelli a tasso fisso. Conveniente può essere anche
la surroga da parte di chi sta pagando un mutuo, per esempio, del 6% a tasso
fisso, appunto con un mutuo con cap o con un tasso fisso al di sotto del 5%.
Con questi tipi di mutuo il cliente può stare veramente tranquillo.
www.investireinformati.com

1 commento:

  1. Ogni singolo caso è una storia diversa. Il mio consiglio è quello di simulare un preventivo di mutuo e confrontare le offerte delle diverse banche. Spesso si trovano risparmi sorprendenti sulla rata mensile

    http://ilmutuo.myblog.it/archive/2009/02/28/calcola-mutuo.html

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