lunedì 13 settembre 2010

Mutuo a tasso variabile

Aprire un Mutuo a tasso variabile, vuol dire accettare le oscillazioni degli
interessi immobiliari.
Un mutuo a tasso variabile implica una rata che varierà durante tutta la
durata del mutuo.
Le banche, in genere, applicano un tasso di interesse iniziale più basso,
rispetto al mutuo a tasso fisso
Gli interessi sul mutuo
Le oscillazioni del tasso sono in relazione alle oscillazioni di alcuni
indici come l'Euribor, il Libor e anche lo Spread.
L'Euribor è una sorta di media che viene effettuata su transazioni
finanziarie. Gli indici non sono fissi e vengono ricalcolati periodicamente.
Le valutazioni vengono fatte una o due volte l'anno e verranno applicate
alla rata.
Lo Spread è un valore che la banca sceglie indipendentemente dalle altre, e
che identifica il carico di guadagno effettivo. In linea di massima la
percentuale di guadagno oscilla tra l'1% e il 2%.
Calcolare la rata di un mutuo a tasso variabile
Come già detto, per i primi tempi la rata avrà un interesse più basso, che
in seguito si stabilizzerà. La rata otterrà un valore a regime determinato
dalla somma degli indici (Euribor o altri e lo Spread).
Scegliere un tasso variabile può essere rischioso; il rischio è determinato
dall'andamento del mercato che può essere positivo o negativo.
In questo momento il mercato risulta conveniente per questa scelta, il Mutuo
a Tasso Variabile.

Fonte: (prestiti.on-line-gratis.com)

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