mercoledì 21 luglio 2010

Tasso variabile con CAP, mutui protetti in crescita

In passato chi aveva un tasso variabile ha avuto la spiacevole scoperta di
vederlo andare alle stelle e di doversi sobbarcare cifre non in budget con
la conseguenza di non farcela a pagare.
Memori di questo fatto, molti istituti di credito stanno proponendo alle
persone che li stanno stipulando un tasso variabile con il CAP, ovvero un
tetto oltre il quale non si andrà, anche se il tasso variabile dovesse
salire il mutuatario si ferma a quella quota.
Che sia il 5% o il 5,5% chi lo sottoscrive sa che non pagherà oltre quello,
quindi ipotizziamo un mutuo con rata di circa 845 Euro, chi l'ha
sottoscritto, pagherà al massimo circa 1.100 Euro, cifra che poi dipenderà
anche dall'ammontare residuo del debito, ma ipotizziamo un debito iniziale
di 210.000 in trent'anni, questa è la differenza tra un tasso iniziale del
2,70% e il 5,5%.
Ovviamente è solo un'ipotesi che fa considerare la situazione peggiore.
Chi sottoscrive un mutuo spesso cerca questa tipologia di prodotto perché
effettivamente da una sicurezza.
Negli ultimi sei mesi il 71% dei mutuatari ha scelto difatti un mutuo
protetto. In genere chi fa questa scelta acquista immobili con valore
superiore ai 200.000 Euro per durate di trent'anni.

Fonte: (mutuiefinanziamenti.coninternet.org)

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