Il primo mese di quest'anno si caratterizza per l'incremento dei mutui a tasso fisso. A gennaio, infatti, il 70% dei mutui stipulati è a tasso fisso. E' evidente che si tratta di uno sconvolgimento rispetto all'andamento dei mesi precedenti. Si è passati da un 32% di mutui stipulati a tasso fisso, un 41% a tasso variabile ad un 69% a tasso fisso e al 17% a tasso variabile.
Quali i motivi del ritorno del tasso fisso? Certamente la paura di un rialzo dei tassi d'interesse. Anche se la BCE ha lasciato invariato il tasso di riferimento all'1% esiste la concreta possibilità di una piccola stretta monetaria, si parla di uno 0,25%, che potrebbe avverarsi per l'inizio dell'estate. Dal punto di vista di un mutuatario, e' importante capire quanto questo rialzo inciderà sulle rate del mutuo e quindi decidere se la soluzione migliore e' il tasso fisso piuttosto che il variabile. Oggi la differenza tra i due e' superiore ai 200 punti base. Per pagare con il variabile quello che si paga oggi con il fisso occorre che la BCE porti i tassi dall'1% al 3,5%. Obiettivamente siamo ancora molto distanti da tale livello, e probabilmente la fretta di passare al fisso non pagherà nell'immediato.
Post
Nessun commento:
Posta un commento