martedì 19 ottobre 2010

L'allineamento catastale

Come già abbiamo scritto in precedenza, dal 1° luglio scorso è entrata in
vigore una nuova normativa sull'aggiornamento catastale che prevede, per i
proprietari di immobili, di denunciare in Catasto le modifiche apportate al
fabbricato che possano portare ad una variazione fiscale del bene, oppure
denunciare quegli immobili non ancora censiti.
La legge prevede, inoltre, che per gli atti tra vivi di carattere
immobiliare (vendite, donazioni, permute, ecc.) sia obbligatorio inserire i
riferimenti alle planimetrie depositate in Catasto e dichiararne la loro
conformità allo stato di fatto dell'immobile.
E' responsabilità del notaio, oltre all'inserimento in atto delle
dichiarazioni di cui sopra, verificare che le intestazioni risultanti dalle
schede siano coincidenti con la proprietà effettiva.

E' quindi importante, soprattutto per chi sta vendendo un immobile,
sincerarsi che il bene abbia i requisiti richiesti dalla nuova normativa.
Attendere di ricevere un'offerta per poi procedere alla verifica e
all'eventuale sistemazione dei problemi, potrebbe ingenerare ritardi o
ostacoli nelle trattative.

Particolare attenzione devono prestare i proprietari di beni immobili che
siano stati acquistati da privati negli scorsi anni. E' infatti possibile
che le schede catastali riportino ancora i dati della proprietà precedente,
o di quella ancora prima.

Non che questo possa in qualche modo intaccare il diritto di proprietà,
perché su questo veglia la Conservatoria dei Registri Immobiliari, deputato
ad essere il veicolo di pubblicità delle compravendite e dei passaggi di
proprietà, ma la norma ormai non tollera più che i due "archivi" siano
disallineati.

Rivolgersi ad un tecnico abilitato o ad un notaio è sicuramente il primo
passo da fare. Saranno queste figure, se del caso, ad indicarci le modalità
per intervenire.

Il costo medio a carico del proprietario per l'allineamento di eventuali
difformità si aggira intorno ai 450/500 euro c.ca.

E' da precisare, anche se la legge è chiara in proposito, che non si tratta
di una sanatoria. Quindi, costruzioni o ampliamenti abusivi non saranno
sanati semplicemente con l'iscrizione dei beni o delle planimetrie
aggiornate in Catasto.

Fonte: (simutuo.myblog.it) |

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