martedì 19 ottobre 2010

Cdp, oltre 2mila comuni italiani ridiscutono i propri mutui

La possibilità di allungare i termini dei mutui a tasso fisso della Cassa
Depositi e Prestiti sino a 30 anni, una novità introdotta nei giorni scorsi,
sembra aver riscosso particolare successo tra i comuni italiani, soprattutto
i più piccoli. Solamente dal 4 Ottobre a oggi già in 2mila hanno richiesto
di ridiscutere le condizioni del proprio mutuo, dopo aver calcolato online l'abbattimento
delle rate con la nuova riformulazione dei finanziamenti.
Un'occasione da non perdere per molti, in definitiva. Soprattutto in termini
temporali, con il termine ultimo per l'adesione al provvedimento della Cdp
previsto per il 19 Novembre, e un'opportunità che arriva a distanza di tre
anni dall'ultima proposta di riformulazione dei mutui.
Nonostante gli spread 'limite' in Europa, il Belpaese può permettersi di
allentare la morsa sugli enti comunali grazie al periodo positivo che i
tassi stanno vivendo: sarà così possibile portare le durate dei mutui a 10,
15, 20, 25 o 30 anni, a decorrere dal primo gennaio 2011, con l'obiettivo di
abbassare la quota interessi.
Secondo gli analisti, potrebbero essere ridiscussi finanziamenti per circa
23,7 miliardi, al quale corrispondono 180mila posizioni in mutuo, fanno
sapere alla Cassa Depositi e Prestiti. Tuttavia, non tutti i comuni potranno
accedere alla riformulazione, poichè sarà necessario rispondere a
determinati requisiti: il mutuo deve avere vita residua superiore a tre
anni, ammontare residuo superiore a 5mila euro, non dev'esser stato già
riformulato e non deve prevedere oneri a carico dello Stato.
Per fare qualche esempio, comunque, la riformulazione non garantisce
vantaggi per i mutui a lunga durata o con tassi già bassi, mentre in altri
casi dovrà essere ben accolta. Tra l'altro la Cdp ha portato avanti un'operazione
di 'promozione' della riformulazione del mutuo, passata per tappe quali
Pescara, Torino, Milano, Napoli, Lamezia Terme, Roma, Bari, Bologna,
Palermo, Mestre e Udine, dove si è sottolineato che "abattere il rateo
interessi sui vecchi mutui Cdp significa migliorare la gestione della
liquidità, gestire in modo attivo l'indebitamento, liberare risorse per fare
spazio nel bilancio comunale ad eventuali nuovi debiti per investimenti".

Fonte: (www.ciakprestitiemutui.com)

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