venerdì 23 dicembre 2011

Mutui, cosa prevede l’Osservatorio sul credito al dettaglio

 

La situazione economica nazionale e internazionale resta in bilico tra recessione e crescita moderata. Dopo l'entusiasmo iniziale che ha accompagnato la manovra Monti e a fronte del surriscaldamento degli spread applicati dalle banche sui mutui, l'Osservatorio sul credito al dettaglio, realizzato e diffuso da Assofin, Crif e Prometeia, fa il punto della situazione.

Nei primi nove mesi dell'anno le erogazioni dei mutui hanno conosciuto una contrazione del -5,7% per i mutui relativi all'acquisto di immobili e del -11,7% per gli altri tipi di mutui, a causa soprattutto del crollo delle surroghe e delle sostituzioni, penalizzate dal crescente aumento degli spread applicati che le ha rese in molti casi non più vantaggiose per le famiglie.

Dopo aver manifestato una buona tenuta nella prima parte dell'anno, rappresentando un'importante alternativa di investimento per le famiglie in un contesto di elevata incertezza sui mercati finanziari e di bassi tassi di interesse, anche i mutui immobiliari hanno manifestato maggiori segnali di rallentamento a partire dai mesi estivi.

Le prospettive di evoluzione del credito alle famiglie nei prossimi anni non lasciano ben sperare e sono condizionate dalla possibilità che lo scenario economico e finanziario peggiori. Si prevede, in buona sostanza, un ulteriore rallentamento e il trend potrebbe migliorare in modo molto contenuto solo nel 2013. Continueranno, infatti, nei primi mesi del 2012 le spinte recessive che derivano dal rallentamento mondiale, ma soprattutto dalla restrizione fiscale e dall'incertezza che ha investito l'area euro.

La nuova fase della crisi rafforzerà gli elementi di criticità sia dal lato della domanda del credito che dal lato dell'offerta. E' evidente, infatti, che la manovra di correzione dei conti pubblici limiterà ulteriormente le risorse finanziarie delle famiglie e la domanda dei finanziamenti. Il reddito disponibile si sta riducendo, in termini reali, per il quarto anno consecutivo.

Ma, d'altro canto, sul lato dell'offerta, resterà anche centrale il tema del funding. Cosicché si prevede che i suoi costi saranno più elevati rispetto alla fase pre-crisi e ne risulterà un'operatività indubbiamente più complessa rispetto al passato, con un'attenzione maggiore sui costi di produzione e di distribuzione.

da http://www.mutui.com

1 commento:

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