martedì 13 dicembre 2011

Mutui casa: in calo nel secondo trimestre

Nel secondo trimestre del 2011 i prestiti per acquistare casa sono diminuiti, su base annua dell' 8,1% rispetto al secondo trimestre del 2010. Lo rivela l'Istat, l'Istituto nazionale di statistica.

In particolare quelli con costituzione di ipoteca immobiliare sono diminuiti del 5,3%, mentre i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare si sono ridotti del 12,3%. Il numero dei mutui risulta in sensibile aumento soltanto nelle isole (+23,3%), mentre la diminuzione tendenziale osservata nelle città metropolitane (-11,6% per mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare e -4,3% per quelli garantiti da ipoteca) è stata minore di quella registrata nelle altre città (rispettivamente -12,7% e -6,0%).

Il fenomeno segue, almeno in parte, il trend delle compravendite di unità immobiliari, che sono diminuite del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2010. Un calo che fa salire a quattro i trimestri negativi consecutivi e che ha riguardato tutte le ripartizioni territoriali con l'eccezione delle Isole dove le compravendite a uso residenziale sono aumentate del 7,6% e quelle a uso economico del 18,7%. Il calo della dinamica dei nuovi mutui è stato segnalato anche dall' Abi che, facendo riferimento all' intero periodo dei primi nove mesi dell' anno, ritiene che il flusso cumulato nel periodo rispetto al 2010 rimane in crescita ma con valori inferiori al 2%.

Tuttavia il calo maggiore registrato nei mutui presenta delle motivazioni in sé per sé specifiche, che possono essere rintracciate nelle crescenti preoccupazioni sull'economia mondiale e nell'aumento del tasso di interesse applicato dalle banche al prestito erogato. Tale aumento è addebitabile soprattutto alla crescita dello spread, in quanto l' andamento dell'Euribor o dell'IRS è stato pressoché stabile. L'Euribor a 10 anni ha registrato il 1° maggio di quest'anno il 3,46% rispetto al 3,23% del 3 gennaio del 2011, mentre l'IRS ha registrato il 1° maggio un valore dello 0,867 contro allo 0,774% del 3 gennaio. Queste alcune delle motivazioni che probabilmente hanno indotto molte famiglie a rinviare la sottoscrizione del prestito a periodi migliori. Non da meno la decisione di molte banche di stringere i cordoni.

da http://www.mutui.com/

1 commento:

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