mercoledì 10 novembre 2010

Mutui, nuove preoccupazioni per gli Rmbs

 

Dopo la bolla dei mutui subprime che ha segnato gli Stati Unit,i sembra che una nuova ondata stia per investire il segmento mutui: i cosiddetti mutui fantasma, ovvero prestiti cartolarizzati e registrati attraverso una serie di operazioni poco chiare tanto da rendere alquanto difficile la rintracciabilità dell'istituto che ha emesso il primo finanziamento, seguiti da pignoramenti avvenuti secondo processi non regolari. A questa situazione si aggiungono, inoltre, percentuali di derivati agganciati ai mutui venduti come obbligazioni e i prestiti ipotecari erogati con un'opzione che garantisce rate bassissime nei primi anni e caricare gli interessi nelle rate future.

Il quadro che si presenta è alquanto preoccupante per il mercato americano che rischia di essere investito da una nuova crisi. I cosiddetti subprime 2.0 non sono una novità sul mercato, ma negli ultimi tempi sono aumentate notevolmente le cause legali intentate contro le banche. E' il caso, ad esempio, di Citigroup, citata in giudizio da moltissimi investitori ed accusata di aver collocato prodotti agganciati a prestiti ipotecari (bond) infrangendo le regole sulla trasparenza sui contratti.

Moltissimi gli istituti che iniziano a tremare, da Citigroup a Bnp Paribas, Bank of America, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Wells Fargo o Royal Bank of Scotland per citarne alcuni e moltissime le azioni portate avanti da diversi investitori che si oppongono a procedure di collocamento ritenute irregolari.

I mercati finanziari non sembrano rispondere bene all'eventuale nuovo crollo del segmento USA: gli analisti, infatti, stimano che l'eventuale obbligo alla riacquisizione dei prodotti Rmbs collocati non secondo le procedure corrette potrebbe pesare notevolmente nelle casse degli istituti di credito coinvolti, per diverse decine di miliardi, e avere un effetto devastante sul valore degli istituti quotati in borsa.

da http://www.mutui.com/

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