sabato 26 novembre 2011

Mutui: in scadenza la moratoria dell’Abi

Le famiglie italiane continuano a chiedere finanziamenti alle banche. A far la parte del leone sono i mutui, che hanno registrato rispetto allo scorso anno un balzo del 5%.

Questo dato – ha spiegato il segretario generale di Adiconsum Pietro Giorda – si spiega facilmente con la cultura degli italiani del bene casa. L'Abi non ha però diffuso i dati del trend delle domande di mutuo che, invece, è sceso del 33%. Questo dato evidenzia le difficoltà delle famiglie italiane nell'accendere il mutuo e come le banche abbiano stretto i cordoni della borsa riducendo la percentuale del mutuo erogato (mediamente del 60% rispetto all'80% massimo), aumentando i tempi di erogazione e richiedendo maggiori garanzie.

Molti sono anche coloro che hanno ottenuto la sospensione delle rate del mutuo. Ad oggi 52 mila quelle che hanno potuto interrompere il pagamento grazie alla moratoria avviata dall'ABI. L'iniziativa ha consentito finora di sospendere le rate per un controvalore di 6,5 mld di debito residuo, lasciando nelle mani degli italiani 385 milioni. Tuttavia la moratoria sui mutui terminerà il 31 gennaio 2012 e molte associazioni dei consumatori ne sono già preoccupate dalla sua fine, ancor di più perché avviene in un contesto di forte rialzo dei tassi di interesse.

A tal fine l'Adiconsum ha chiesto all'Abi un tavolo di concertazione per trovare delle soluzioni a sostegno delle famiglie in difficoltà. Adiconsum – ha affermato Giordano – nel ribadire il proprio no alla possibilità per le banche di vendere all'asta le case di coloro che non riescono a far fronte alle rate di mutuo, chiede all'Abi di lasciare la casa destinata ad essere venduta all'asta, in affitto per un periodo di 5 anni. Ciò darebbe respiro alle famiglie e al contempo realizzerebbe introiti per le banche.

L'associazione ha, inoltre, proposto la realizzazione di un Fondo di solidarietà alimentato con somme (ad es. 100 euro), per metà a carico dei mutuatari e per l'altra metà a carico delle banche, e anche da fondi pubblici già esistenti. Questo per scongiurare la stipula da parte delle famiglie in stato di bisogno di polizze assicurative con premi altissimi per coprire il rischio d'impresa delle banche.

da http://www.mutui.com/

Banche, arriva il no dell’Isvap alle polizze legate ai mutui

Secondo una delibera dell'Isvap, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private, le banche non potranno continuare a distribuire e beneficiare delle polizze legate ai mutui immobiliari. La decisione, è arrivata dopo l'incontro con le principali associazioni dei consumatori: Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Federconsumatori, Lega Consumatori, e Movimento Consumatori.

Oggi, infatti, il livello delle commissioni applicate alle polizze assicurative non obbligatorie abbinate ai mutui bancari e finanziari è decisamente superiore a quello che il consumatore si trova a pagare per le stesse polizze quando vengono sottoscritte al di fuori delle convenzioni assicurative stipulate dalle banche. E' urgente perciò, mettere in atto tutte le misure necessarie a creare le condizioni per una loro significativa riduzione.

In quest'ottica le Associazioni dei Consumatori hanno condiviso e appoggiato la norma dell'Isvap di prossima emanazione, che prevede il divieto per le banche di assumere contemporaneamente il ruolo di erogatrici dei mutui, distributrici e beneficiarie delle polizze ad essi connesse, poiché è evidente che si trovano in una situazione oggettiva di conflitto di interesse, che va a nuocere il consumatore.

Come ha spiegato l'Autorità si tratta di una vicenda che oramai si trascina da tempo, dopo l'insuccesso dell'iniziativa di autoregolamentazione operata da Abi e Ania e l'annullamento per vizio procedurale di un primo regolamento da parte del Tar, negli scorsi mesi aveva messo in pubblica consultazione un nuovo regolamento che ribadisce il divieto.

Il mercato delle coperture assicurative legate ai mutui e ai finanziamenti, ammonta a ben 2,5 miliardi di euro annui, l'80% del quale in mano alle banche. L'indagine condotta nell'aprile 2011 dall'Isvap, infatti, ha messo in evidenza come il livello medio delle commissioni praticate dagli istituti di credito ai clienti raggiunge tutt'oggi il 44% con punte fino all'80%, valori abnormi e penalizzanti per il consumatore, già pesantemente vessato dall'attuale condizione di crisi economica, che ha avuto ripercussioni negative anche sul suo potere d'acquisto.

da http://www.mutui.com

Mutui: meno cari dopo il taglio della BCE?

Il 3 novembre la Banca Centrale Europea guidata dal neo-presidente Mario Draghi ha comunicato la riduzione dei tassi BCE di 25 punti percentuali, portando gli indici di riferimento dall'1,50% all'attuale valore di 1,25%.

Teoricamente i mutui dovrebbero costare un po' meno, comportando in media un risparmio annuo compreso tra i 100 e i 150 euro per ogni 100 mila euro presi a prestito, con un impatto più significativo quanto maggiori sono il debito residuo e la durata del mutuo. Nella realtà delle cose, tuttavia, non è così.

Il primo motivo è perché i mutui indicizzati al tasso Bce sono una minima parte, la maggioranza segue i valori del tasso Euribor. Non vi sono invece effetti su un mutuo a tasso fisso. Inoltre gli istituti di credito e le banche hanno, nel giro di una settimana, aumentato nuovamente il costo del denaro, rivedendo nuovamente al rialzo lo spread dei mutui. In pochi mesi l'indicatore è più che raddoppiato, passando dall'1,20% registrato a marzo al 2,50% di inizio novembre, nonostante le differenze tra banca e banca possono anche essere macroscopiche.

Tra le motivazioni, certamente, il fatto di aver in pancia titoli di Stato attualmente sotto pressione, come quelli italiani e greci, e la contrazione sempre più crescente del credito al consumo. Tale contrazione è anche opera delle stesse banche e istituti di credito, che dispensano sempre meno mutui e finanziamenti. Secondo le stime di Bankitalia, le erogazioni sono calate del 6-7% e Palazzo Koch prevede che la contrazione sia destinata ad impennarsi nei due mesi che ci separano dalla fine dell'anno.

In questo contesto diventa sempre più importante effettuare una scelta di mutuo sempre più meticolosa, confrontando le diverse offerte degli istituti finanziari e non fermandosi a quelli offerti dalla propria banca, facendo al contempo attenzione a tutti i costi, anche quelli nascosti, previsti dai contratti. Tra cui anche quelli per sostenere una polizza assicurativa.

da http://www.mutui.com

giovedì 24 novembre 2011

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domenica 13 novembre 2011

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mercoledì 9 novembre 2011

Difficoltà nel pagamento del mutuo casa: le soluzioni

Oggi sono migliaia le famiglie in difficoltà temporanea con il pagamento del mutuo. I motivi possono essere diversi: instabilità economica – occupazionale, problemi legati ad una scarsa liquidità, mercato del lavoro fortemente influenzato dalla crisi e conseguente aumento di situazioni di cassa integrazione o licenziamenti, mercato dei mutui in continua evoluzione con valori dei tassi in aumento e rate sempre più difficili da sostenere per molte famiglie italiane.

Ma è possibile, di fronte a situazioni di difficoltà nel pagamento del mutuo prima casa, reagire tempestivamente e cercare una valida soluzione rivolgendosi al proprio istituto, al fine di scongiurare condizioni future di morosità o segnalazione alla centrale Rischi.
E' possibile, dopo aver consultato la propria Banca, pianificare un piano di ammortamento alternativo, rinegoziare il mutuo con il proprio istituto, oppure valutare soluzioni di surroga o sostituzione mutuo, trasferendo il debito residuo verso un nuovo istituto in grado di garantire condizioni di rimborso più vantaggiose.

Inoltre non dimentichiamoci, nei casi più difficili, la possibilità di accedere alla moratoria prevista grazie all'accordo tra Abi e Consumatori, ancora in vigore. Nel caso in cui il mutuatario rientri nei requisiti previsti, può richiedere la sospensione del versamento delle rate fino a 12 mesi. In questo caso è necessario rivolgersi al proprio istituto e compilare un apposito modulo disponibile per la moratoria ed effettuare la richiesta allegando tutta la documentazione prevista.

http://www.mutui.com