venerdì 19 marzo 2010

TASSO DI INTERESSE D'INGRESSO E TASSO DI INTERESSE A REGIME

Spesso e volentieri gli intermediari pubblicizzano dei tassi di interesse "civetta" (ossia piuttosto vantaggiosi) che però sono detinati a restare in vigore solo nei primi mesi di vita del contratto di mutuo. Occorre pertanto scegliere il mutuo non sulla base del tasso di intersse di ingresso ma facendo riferimento al "tasso di interesse a regime". Le informazioni relative a tale tasso si trovano indicate nel modulo Esis e nel foglio informativo che è vostro diritto ottenere dall'intermediario.

TASSO DI INTERESSE FISSO

E' quel tipo di mutuo in cui il tasso di interesse, viene fissato al momento della stipula del contratto di mutuo e resterà lo stesso per tutta la durata del finanziamento.
Tale tipologia di tasso di intereese da un lato consente di proteggersi da eventuali aumenti dei tassi di interesse, ma allo stesso tempo non consente di beneficiare delle possibili riduzioni degli stessi tassi.
L'importo del tasso di interesse fisso si stabilisce (come detto al momento della firma del contratto di mutuo) in base al valore attuale dell'Eurirs (ossia l'Euro Interest Rate Swap) a cui si aggiunge lo spread (il guadagno della banca) previsto dal contratto.
Il tasso fisso è consigliato per coloro che vogliono avere la certezza dell'importo delle singole rate nonchè del debito complessivo.

TASSO DI INTERESSE

Ai sensi dell'art. 1815 Cod. Civ. il mutuatario (cioè colui che riceve il finanziamento) è tenuto a corrispondere gli interessi al mutuante (cioè a colui che quel finanziamento concede... di solito la banca).
Tali interessi non possono mai essere "usurari".. difatti se chi concede il mutuo dovesse imporre interessi di tal genere allora il Codice Civile prevede che la relativa clausola è nulla e non sono dovuti interessi.
Il tasso di interesse di un mutuo viene determinato in base a parametri fissati su mercati monetari e finanziari a cui poi la banca aggiunge il c.d. Spread, ossia il suo guadagno.

martedì 16 marzo 2010

Qual'è l'importo finanziabile?

Quanto si può chiedere? Di regola le banche concedono un importo che non supera l’80% del valore dell’immobile stabilito dalla perizia effettuata da un esperto incaricato dalla banca stessa. In certi casi le banche arrivano a concedere mutui che superano la soglia indicata ma a condizione che si forniscano garanzie ulteriori e maggiori rispetto a quelle normali e comunque prevdendo condizioni meno favorevoli per il cliente.
Ovviamente la richiesta di un finanziamento tramite mutuo richiede una attenta valutazione sulla rata mensile che ci si può permettere... occorre quindi avere ben chiara la la propria disponibilità mensile al netto delle spese fisse. In particolare è consigliabile che la rata mensile del mutuo non sia superiore ad un terzo del reddito disponibile.

Cosa è il Mutuo

Dal punto di vista tecnico-giuridico, il mutuo è un vero e prorprio contratto che trova la sua compiuta disciplina negli artt. 1813 e ss. de Cod. Civ.
In particolare il mutuo è quel contratto con cui una parte consegna all'altra una determinata quantità di denaro (o di altre cose fungibili), e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della specie e qualità.
Dal punto di vista meramente pratico quindi il mutuo altro non è che un finanziamento a medio lungo termine normalmente destinato all'acquisto o ristrutturazione di un immobile e che viene garantito mediante l'iscrizione di un ipoteca sull'immobile stesso (ecco perchè viene chiamato anche "mutuo ipotecario") ed a favore del'istituto che concede il finanziamento.
La restituzione dell'importo concesso a mutuo avviene mediante le cc.dd. "rate" il cui pagamento può avere cadenza mensile, trimestrale o anche semestrali.
Dette rate sono sempre comprensive di una certa quota imputata al capitale ed di una certa quota imputata a titolo di interessi.
Sull'importo delle rate incidono diversi fattori quali il tipo di interesse scelto (fisso, variabile o misto) e la durata del mutuo.